sogni a ripetizione

un bambino nasce. va di corsa. ha un sogno. poi cresce e cerca di inseguire quello stesso sogno. si confronta con la realtà, con i propri genitori, con i propri limiti, con la lentezza.. può abbandonare il sogno, per paura, per senso di responsabilità, anche per ribellione.. oppure può continuare a coltivarlo. quel maledetto sogno.. quel bimbo diventa uomo. i sogni li lascia per strada. per definizione. ma i sogni sono più grandi di un uomo. di un bimbo. e tornano. si ripropongono, questa volta materializzati in piccoli fatti concreti.. ed è felicità vera, se si realizzano.. anche in piccola parte.. è la chiusura di un cerchio, che forse non si chiude mai.. sì, perché, appena realizzato un sogno, quel bimbo fatto uomo, scopre di averne nascosti tanti altri.. e la girandola continua.. verso nuovi dolori forse, ma sempre correndo.. dietro ai sogni.. verso i prossimi, piccoli, lenti segnali di realtà.. in fondo la felicità è davvero una brevissima frazione di vita in cui sogno e realtà, velocità e lentezza, combaciano alla perfezione.. costa fatica, ma se succede.. beh, è un sogno..

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La verdura

(verosimile stornello toscano)

D – Oh verduraio tu.. che sì favelli
O dimmi che ci fai con li piselli

U – Mi credi un grande còco, e vòi ricette
Con li piselli fo’ tante zuppette

D – Mi frega assai del còco e delle zuppe
E l’è gran tempo che guardi le puppe

U – Vedo gran puppe sì.. ma non le guardo
Son tutto core-amore e mi ci ardo

D - Ma quale core-amore, brutto porco
Tu c’hai ‘n pensiero solo e tutto sporco

U – Ma no, tu se’ vivace e un poco matta
Io tengo tutto chiuso entro la patta

D – E come sempre i maschi, sei latente
Ma se mi vuoi, evvai! C’hai la patente

U – Oh verduraia, serbo la mordacchia..
Perdonami, però.. Oh! Tu sei racchia!

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dui

dui..

due.

“dui”, dice lei..
certo, è piccola

dui

certo, io e lei

dui

tutto è dui.

dui è il nostro mondo
dui siamo a far casino
dui a far pace
dui a far l’amore

dui, io e il mare
dui, lei e la mucca

dui, perché accarezziamo la mucca solo insieme
dui, perché non riusciamo a fare il bagno a mare

adesso ti dico una cosa..

a tutti e dui..

manca un vero tre..

desideriamo, però..

nel cuore, desideriamo..

un po’ più di dui..

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La terza vita

due vite, cazzo..

la prima
piena
di parole

emozionanti
parole
sconvolgenti
parole

corpo fresco
giovane campione
salti a quattro mani
il bimbo venuto uomo

la seconda
un
solo fatto
forte
vivo
spazio levato
al mio spazio

l’ultimo colpo
che me la fa pagare
tutta
e fino in fondo

tanti istanti
e
tante parole
sono stati massacrati
sopra questo maciullato
cuore

ormai diviso,
sparso,
qua e là
.. d’ora in poi
non so davvero
cosa sarà.

ma

come in passato
ho scritto di domani
ora
non credo
di aver perso
il mio senso

continuo a scrivere
perché
solo le parole contano
e restano
verso la terza vita..
che verrà..

vorrò scrivere..

vorrò vivere..

prima di sparire dalla memoria

tempo lungo..

ed ora avanti..

fino alla fine

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i ’10

(questa volta necessito di una piccola premessa.. questo scherzo in rima è stato scritto il 1 gennaio 2010. circa un mese fa mi è stato rubato il computer con tutto quello che stava dentro, compreso questo piccolo gioco. un’amica mi ha spinto a cercarlo.. l’ho fatto e, in un angolino della mia scrivania, l’ho ritrovato.. una piccola gioia intima.. è a questa amica quindi che dedico la ripubblicazione. grazie..)

2010

Sarà che però non è punto finita
Anzi. Sarà che è neanche iniziata

2011

Io sono frammano ad una pupandola
Le piccole mani, la grande girandola

2012

Volto la pagina del grande librone
La vita m’ammonta come a un muflone

2013

I corni ramificano senza controllo
E io vado avanti a rotta di collo

2014

Chi mi vivifica è l’ultima gemma
E’ vero che piccoli si è come gomma

2015

Sarà il suo sorriso, saranno i non denti
Sarà che la pupa è solo gl’istinti

2016

Però quando piange, lei piange davvero
Però quando ride, lei ride sincero

2017

E quando sorride mi si allarga il cuore
Ho molta fortuna, e do ancora amore

2018

Più o meno sarà per tutto il decennio
Per questo ho cambiato il tratto ed il segno

2019

E qui non finisce, ma solo s’impara
la storia di bapu e della sua clara.

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baciami, piccina

il tuo viso candido
completamente compreso
fra mie mani scure

naturalmente stringi
il tuo piccolo, rosso, cuore
in una rapida smorfia

gli occhi non sanno
non hanno paura
e conoscono l’approdo

così mi baci, piccola mia
sfiorandomi appena

e, meravigliosamente,
un attimo dopo non te ne ricordi più

.. e io
che ogni volta mi innamoro..

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geometrico sentimento

equinozio, notte uguale al giorno,
il sole sorge esattamente a est
e tramonta esattamente a ovest

ecco che scrivere con il naso rivolto ai flebili profumi del nord
e il sole forte, sopra la testa,
precisamente allo zenit

significa respirare
finalmente
in sintonia
con la primavera della Terra

e, furtivo,
lo sguardo si volge
di quando in quando
verso l’eterna estate del sud..

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lettera al nemico

rabbia nascosta che schiuma
randagio sbraitare al vento

.. è fragile la minaccia
.. come la mosca che sbatte
e sbatte
incarcerata sotto al bicchiere

.. prima o poi, muore
e muore
e muore..

io ascolto
io aspetto
io sento
io sto

.. tu, mosca,
tu sai
che io
sarò
l’ultimo tuo bicchiere..

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voci

le voci del nord
sanno d’infanzia
suonano pulite

le voci d’africa
sanno di tabacco
portano pesi

le voci d’asia
cantano sopra le righe
rispettosi falsetti

le voci mediterranee
sono il nostro mare
onde per le nostre onde..

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se io fossi dio

se io fossi dio
farei un mondo solo di bimbi

se fossi lucifero
urlerei: ‘c’è una sola nutellaaaa!’

se fossi un passero
volerei in alto in alto, per vedere il mondo da lontano

se fossi un pipistrello
guarderei il mondo sotto le sottane

se fossi un artigiano
lavorerei e lavorerei su un solo pezzo di legno

se fossi un pezzo di legno
prenderei a mazzate il primo artigiano di passaggio

siccome sono max
e sono fatto di contrasti

amo i bimbi, il mondo e il legno
ma mi interessano molto le mazzate, la nutella e, soprattutto, le sottane..

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