francadario

29 maggio 2013
o l’è gnanca ‘l caso de dir quanto che me spiàas de la franca, parché, chi ‘l me cognosse e cognosse la storia del mio teatràr, ol sa de me, del dario, de la franca e de tute ‘e altre bestie da parcoscenigo. son stuffato de dir de morti. mo’ rumento di par mio e no ne digo massa.. ma però, ‘na cossa vogio dir, in ‘sta note de piova.. adèss soma tuti un pochéto più tristi e pochéto più poberi.. ma de domàn, tuti gh’avemo a scoltàr n’altra storia, ‘na storia nova.. ‘na storia da inventàr a parole che parla.. alòra, fèmo parole che parla par la franca va’.. che la sarà contenta a contarle al siòr barbudo del cielo.. e basta..

31 maggio 2013
ho finalmente potuto vedere il saluto di dario fo a franca rame. è davvero impressionante l’anima teatrale che è, da sempre, vita unica e vera per dario. ha davvero raccontato una storia fatta di parole che parlano.
e, comunque, non ci poteva essere miglior regalo alla sua metà, che se n’è andata. impressionante (chi l’ha provato può capire) la presenza di spirito, in un momento sicuramente difficile. impressionante, per un vecchio attore, il tempo tecnico.. preciso, scenico.. tutta l’emozione, trattenuta in dieci minuti di monologo del vecchio attore che ha perso la compagna, esplode nel tremolìo, terribile, della mano mentre beve un sorso d’acqua appena terminato. perché è così. l’emozione, per l’attore, è precedente e successiva.. e non vorrei essere nei panni del vecchio attore nei giorni a venire.
può sembrare un ragionamento freddo. è vero il contrario. la scena è il paradigma della vita vera. e chi in scena e di scena vive, vive due volte. muore due volte.
una gran fortuna. una gran disgrazia.
perché il mondo contemporaneo è pieno di teatranti della vita. lupi. opportunisti.
i teatranti veri, invece, non sanno neppure cosa sia l’opportunismo. sono agnelli per natura. capaci solo di esser lupi per quei dieci minuti che li espongono al pubblico pagante. per il quale si annullano.
una gran fortuna. una gran disgrazia.
buonanotte, amici delle tavole
buonanotte due volte

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